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Garante privacy europeo: -Non usare i cloud provider USA. Conformarsi a Schrems II-
Data: 04/11/2020
Dopo l'annullamento dell Privacy Shield, il Garante privacy europeo mette in guardia l’intera Unione europea sul trasferimento dei dati personali verso gli Stati Uniti e la invita ad utilizzare cloud provider che rispettano solo la normativa europea sulla data protection.
La raccomandazione del Garante europeo della protezione dei dati è rivolta, in prima battuta, ad istituzioni, uffici, agenzie e organi dell’Unione europea: “I trasferimenti internazionali in corso e futuri siano effettuati in conformità con la legge sulla protezione dei dati dell’UE”.
La raccomandazione, e quindi la bocciatura ai cloud provider USA, è contenuta nella strategia delineata dal Garante europeo della protezione dei dati per consentire a tutti i soggetti dell’Unione europea di conformarsi alla sentenza “Scherms II” con cui la Corte di Giustizia Ue ha invalidato il Privacy Shield, in quanto gli Stati Uniti non proteggono a sufficienza il diritto alla riservatezza dei dati personali degli europei Ue trasferiti nei server in USA.
I provider di servizi di comunicazione elettronica statunitensi possono anche dire di rispettare i dettami del GDPR, ma alcune leggi USA (FISA 702 e EO 12333) li possono obbligare a violarlo, il tutto top secret.